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Sulle droghe Renzi tra Obama e Giovanardi
Fuoriluogo I postumi carcerari del trentennio neo-liberista non si sentono soltanto da noi. Miracolati dalla Corte costituzionale, vogliamo tornare esattamente al punto di partenza?
Fuoriluogo I postumi carcerari del trentennio neo-liberista non si sentono soltanto da noi. Miracolati dalla Corte costituzionale, vogliamo tornare esattamente al punto di partenza?
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 7 maggio 2014
Sono passati ormai sedici mesi da quando l’Italia è stata messa in mora dalla Corte europea per i diritti umani per la violazione sistematica del divieto di pene o trattamenti crudeli e degradanti e la popolazione detenuta è diminuita di 6.222 unità. Avevamo una eccedenza di circa 25mila detenuti sui posti-letto regolamentari disponibili nel nostro sistema penitenziario ed è stata ridotta di 10mila unità. Restano, dunque, 15mila detenuti che non hanno un ricovero «a norma». Nonostante l’ultimatum della Corte europea, nonostante il solenne messaggio alle Camere di Giorgio Napolitano, nonostante l’adozione di ben due decreti-legge in materia, nonostante l’impegno profuso...