Italia
Sulle Foibe un giorno per tutti i ricordi
10 febbraio, Giorno del Ricordo. Ecco il racconto del contesto che gli italiani non conoscono: dal «fascismo di frontiera» degli anni ’20, dai crimini dell’Italia in Jugoslavia, dai 100.000 jugoslavi deportati e internati, alle violenze jugoslave del settembre ’43 e maggio ’45, fino all’esodo italiano
31 luglio 1942, soldati italiani fucilano cinque abitanti del villaggio di Dane in Slovenia – Museo storico di Lubiana
10 febbraio, Giorno del Ricordo. Ecco il racconto del contesto che gli italiani non conoscono: dal «fascismo di frontiera» degli anni ’20, dai crimini dell’Italia in Jugoslavia, dai 100.000 jugoslavi deportati e internati, alle violenze jugoslave del settembre ’43 e maggio ’45, fino all’esodo italiano
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 11 febbraio 2020
Ripubblichiamo questo articolo dello storico Giacomo Scotti, pubblicato per la prima volta sul manifesto del 5 febbraio 2014, vista la sua scottante attualità. Inizio con tre brani di un discorso pronunciato al Teatro Ciscutti di Pola da Benito Mussolini il 20 settembre 1920, dando inizio alle brutali violenze contro le popolazioni della Venezia Giulia: «Qual è la storia dei Fasci? Essa è brillante! Abbiamo incendiato l’Avanti! di Milano, lo abbiamo distrutto a Roma. Abbiamo revolverato i nostri avversari nelle lotte elettorali. Abbiamo incendiato la casa croata di Trieste, l’abbiamo incendiata a Pola…»…«Di fronte a una razza come la slava, inferiore...