Cultura
Sulle tracce gioiose e incerte della Pantera
Movimenti Trent’anni fa l’occupazione degli atenei. Un primo contributo di riflessione da due dei protagonisti. Alla fine dell’89 il debutto a Palermo, a Lettere. Seguirono le altre città. Fu la scoperta che anche nel tempo del cinismo e del disincanto era possibile inventare di nuovo nel quotidiano una politica tutta nostra, senza chiedere al «’77 come si fa»
Un’immagine del movimento della Pantera – Sergio Ferraris
Movimenti Trent’anni fa l’occupazione degli atenei. Un primo contributo di riflessione da due dei protagonisti. Alla fine dell’89 il debutto a Palermo, a Lettere. Seguirono le altre città. Fu la scoperta che anche nel tempo del cinismo e del disincanto era possibile inventare di nuovo nel quotidiano una politica tutta nostra, senza chiedere al «’77 come si fa»
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 17 gennaio 2020
La capacità negoziale – spesso bulimica – di Bettino Craxi con la Pantera c’entrò qualcosa. Nel sesto Governo Andreotti, entrato in carica il 22 luglio del 1989, il Psi, oltre il Vicepresidente del Consiglio, aveva ben 8 ministri: tra questi, alla guida del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, il socialista Ruberti che elaborò un disegno di legge sul riordino dell’istituzione universitaria, che nei mesi successivi diverrà centro della contestazione studentesca. Il testo, poi convertito l’anno seguente in legge, imponeva il principio cardine dell’autonomia finanziaria e contabile: gli Atenei dovevano cavarsela economicamente da soli ma avrebbero potuto finanziare le proprie...