Europa
«Sull’omicidio di Daphne manca ancora la verità»
Intervista A due anni dall’assassinio della giornalista maltese non si è fatta chiarezza, il mandante resta sconosciuto. Parla la sorella Corinne Vella: «Magistratura ed esecutivo si sono rivelati inadeguati. Anche le nomine dell’inchiesta pubblica non sono imparziali. Se Malta fosse uno Stato ben funzionante, sarebbe viva»
Fiori e candele in omaggio alla giornalista maltese Daphne Caruana Galizia durante una veglia davanti al tribunale della Valletta; in basso Corinne Vella – Ap
Intervista A due anni dall’assassinio della giornalista maltese non si è fatta chiarezza, il mandante resta sconosciuto. Parla la sorella Corinne Vella: «Magistratura ed esecutivo si sono rivelati inadeguati. Anche le nomine dell’inchiesta pubblica non sono imparziali. Se Malta fosse uno Stato ben funzionante, sarebbe viva»
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 16 ottobre 2019
L’ultimo post pubblicato da Daphne sul suo blog Running Commentary risale alle 14,35 del 16 ottobre 2017. Riportava la testimonianza di Keith Schembri, allora capo di gabinetto del governo laburista maltese, il quale si difendeva dalle accuse di corruzione. Dopo 23 minuti dalla diffusione in rete di quel post, Daphne Caruana Galizia sale in macchina. Una peugeot 108 affittata soltanto qualche giorno prima e imbottita di tritolo dai suoi assassini. Un attentato in pieno stile mafioso che rievoca alla mente il periodo stragista (1992-1993) durante il quale persero la vita i giudici Falcone e Borsellino. Oggi, a distanza di due...