Visioni

Suoni e parole, il jazz nel distopico scenario contemporaneo

Suoni e parole, il jazz nel distopico scenario contemporaneo

Note sparse Antonio Apuzzo e Roberto Ottaviano artefici di due album dal forte valore musicale e etico: «Musiche insane » e «Resonance & Rapsodies»

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 2 giugno 2021
Scenari recenti hanno portato alla ribalta due album di jazzisti italiani, album dal forte valore sia musicale che etico. Si tratta di due artisti (sassofonisti e compositori) all’incirca della stessa età (sopra ai sessant’anni), che debuttarono negli anni ottanta ma con vicende diverse. Roberto Ottaviano – apprezzato docente di conservatorio, barese – ha sempre avuto visibilità e progettualità estese, dai primigeni progetti per soprano solo (sull’esempio di Steve Lacy, di cui è un originale seguace) o per sestetto di fiati (Six Mobiles) ai dischi e performance che lo vedono impegnato anche con significativi artisti internazionali, tra cui il pianista Alexander Hawkins...

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