Alias Domenica
Surrealisti svizzeri, tra fiori e tenebre
Al MASI di Lugano, "Surrealismo Svizzera", a cura di Peter Fischer e Julia Schallberg Esiste un surrealismo svizzero? Si direbbe di sì, con Brignoni, Moos, Sekula, Seligmann, Viollier, Schaad, Abt, Wiemken... I riporti dagli artisti maggiori assumono «colori» locali
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Al MASI di Lugano, "Surrealismo Svizzera", a cura di Peter Fischer e Julia Schallberg Esiste un surrealismo svizzero? Si direbbe di sì, con Brignoni, Moos, Sekula, Seligmann, Viollier, Schaad, Abt, Wiemken... I riporti dagli artisti maggiori assumono «colori» locali
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 17 marzo 2019Edizione 17.03.2019
Giacomo DiniLUGANO
Ogni stagione dell’arte porta con sé messaggi e rappresentazioni del mondo nuovi e del tutto originali. In tedesco, si direbbe che ogni corrente estetico-culturale inaugura una nuova Weltanschauung, un nuovo modo di esprimere e raffigurare la posizione dell’uomo nelle trame della realtà che lo circonda. E per ognuno di questi «affreschi» possiamo trovare dei rappresentanti che meglio di chiunque altro hanno saputo condensare in un’opera, in uno scritto o in un sistema filosofico l’intera struttura di una specifica «visione del mondo». Per il Surrealismo, appare del tutto legittimo intendere le figure di Alberto Giacometti, Hans Arp e Paul Klee come...