Alias Domenica

Svagata, anzi ossessiva, la leggerezza dei ricordi

Svagata, anzi ossessiva, la leggerezza dei ricordiRichard Kalvar, «Parigi 1971. Uomini che camminano con tavoli sulla testa»

Narrativa francese Una coppia di spiantati giocatori d’azzardo entra nella vita di un ragazzo che sopravvive vendendo vecchi cataloghi d’arte: «Dall’oblio più lontano», Einaudi

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 19 novembre 2017
Tra i non pochi equivoci del cosiddetto Pensiero Unico perdura la manomissione del nesso che lega storia e memoria e che il senso comune ritiene infatti equivalenti, quando dovrebbe essere ovvio, viceversa, che la memoria accampa ricordi e ricostruzioni soggettive del passato mentre la storia si fonda, o dovrebbe, su uno spoglio di documenti oggettivi e di testimonianze passate al vaglio di una procedura scientifica. Se dunque la storia può essere condivisa, non è pensabile una memoria in grado, per esempio, di riconciliare i ricordi di una vittima con quelli del suo medesimo carnefice. Lacerata e di continuo precariamente ricomposta...

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