Economia
Svendita Poste: lavoratori infuriati, governo verso il rinvio
Privatizzazioni I 140mila addetti di Poste Italiane da mesi sul piede di guerra: "A rischio recapito e logistica, carenza di personale, attrezzature obsolete ed esuberi in vista". Mentre il governo ora pensa di far slittare al 2017 la vendita dell'ultima tranche pubblica. In vista del referendum, e per non perdere altre centinaia di milioni con il titolo sottovalutato.
Un centro di meccanizzazione postale
Privatizzazioni I 140mila addetti di Poste Italiane da mesi sul piede di guerra: "A rischio recapito e logistica, carenza di personale, attrezzature obsolete ed esuberi in vista". Mentre il governo ora pensa di far slittare al 2017 la vendita dell'ultima tranche pubblica. In vista del referendum, e per non perdere altre centinaia di milioni con il titolo sottovalutato.
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 9 settembre 2016
Riccardo ChiariROMA
“Lotteremo fino alla fine per impedire una privatizzazione scellerata che mette a rischio il futuro dei lavoratori”. Sottoscrivono gli sportellisti degli uffici, i portalettere, gli addetti alla logistica. Tutti (o quasi) i 140mila addetti di Poste Italiane. Un colosso, anche finanziario, con 14mila uffici disseminati sul territorio. Sul quale però è calato il silenzio. Non certo per colpa dei lavoratori: dalla Lombardia alla Basilicata, dall’Emilia Romagna alla Sicilia, dall’Abruzzo all’Alto Adige, dal Veneto alle Marche, gli ultimi mesi sono stati scanditi da scioperi, manifestazioni e blocco degli straordinari. Con una piattaforma sintetica e di facile lettura: “No alla privatizzazione aziendale...