Visioni
«Sventura», erranze oltre il tempo intorno alla memoria della laguna veneziana
Cinema Il nuovo film di Serena Nono, che fa dialogare le sue immagini di ieri e di oggi grazie a un lavoro teorico che si fonda sulle sovrimpressioni
Una scena da «Sventura» di Serena Nono
Cinema Il nuovo film di Serena Nono, che fa dialogare le sue immagini di ieri e di oggi grazie a un lavoro teorico che si fonda sulle sovrimpressioni
Pubblicato più di un anno faEdizione del 11 aprile 2023
Ritorno a Venezia Salva, dieci anni dopo. Serena Nono, regista e pittrice veneziana, ri-prende il suo film del 2013, lo ri-guarda, scompone e ri-compone in dialogo con un suo «seguito» oggi. Ovvero, immaginare un nuovo capitolo per uno dei personaggi di quel testo. In Venezia Salva eravamo nella città lagunare nel 1618. In Sventura (che sta iniziando dopo l’anteprima al Trieste film festival un suo percorso di proiezioni e incontri), siamo nel 1640 e Jaffier (l’attore e artista romeno Nicola Golea) – ex capo dei congiurati che salvò Venezia denunciando al governo la congiura spagnola per occupare la città, bandito...