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Svolta d’estrema destra nell’«unica democrazia»

Svolta d’estrema destra nell’«unica democrazia»Il primo ministro israeliano Netanyahu – LaPresse

Elezioni israeliane Con una sinistra quasi scomparsa, con una grande maggioranza nazionalista, Israele si prepara ai dibattiti nei quali Netanyahu cercherà di evitare il carcere, anche a prezzo di una coalizione più estremista, xenofoba e razzista della precedente, aggravando la situazione nei territori occupati e smontando quel che rimane dello Stato di diritto

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 11 aprile 2019
Il premier Benyamin Netanyahu ha ottenuto per il suo partito – il Likud – 35 seggi al Parlamento (su 120). È arrivato a 35 anche il suo concorrente più temibile, il generale Beni Gantz della coalizione «Blu e Bianco». Il conteggio finale dei voti non inciderà sul dato principale. Il blocco di destra vanno 65 seggi e a quello di centro-«sinistra» 55. Qual era la vera posta in gioco? E quali ripercussioni avrà il risultato elettorale sull’occupazione, sulla pace, sul crescente razzismo e sulla politica socioeconomica del paese? Che cosa accadrà nei prossimi giorni, quando Netanyahu inizierà a costruire la...

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