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Svolta epocale in Brasile, l’omotransfobia ora è reato
Malgrado Bolsonaro e il contesto politico attuale Via libera del Tribunale superiore federale. E in parlamento già chiedono l’impeachment dei consiglieri che hanno votato a favore
Malgrado Bolsonaro e il contesto politico attuale Via libera del Tribunale superiore federale. E in parlamento già chiedono l’impeachment dei consiglieri che hanno votato a favore
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 28 maggio 2019
Maristella PettiBRASILIA
È un procedimento che parte da lontano quello che ha portato il Brasile a riconoscere, giovedì scorso, il reato di omotransfobia. Il 23 maggio 2019, sei ministri – Celso de Mello, Edson Fachin, Alexandre de Moraes, Luis Barroso, Rosa Weber e Luiz Fux – degli undici che compongono la corte del Tribunale supremo federale (Stf), detentore del potere giudiziario dello Stato, hanno riconosciuto un’insufficienza legislativa nella mancanza di una legge adatta a inquadrare i crimini di omofobia e transfobia. Di fronte alla lacuna, la proposta è stata quella di assimilare provvisoriamente il crimine al razzismo, per la sua applicabilità a...