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Svuota-carceri, demagogia senza freni
È stato approvato alla Camera il cosiddetto decreto «svuota-carceri». Se la componente simbolica ha una qualche rilevanza in politica, una prima riflessione va fatta sul linguaggio: il decreto, originariamente partito […]
È stato approvato alla Camera il cosiddetto decreto «svuota-carceri». Se la componente simbolica ha una qualche rilevanza in politica, una prima riflessione va fatta sul linguaggio: il decreto, originariamente partito […]
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 12 febbraio 2014
È stato approvato alla Camera il cosiddetto decreto «svuota-carceri». Se la componente simbolica ha una qualche rilevanza in politica, una prima riflessione va fatta sul linguaggio: il decreto, originariamente partito come il provvedimento contro il sovraffollamento carcerario, è stato ribattezzato dai media (tutti) «svuota-carceri» con evidente cambiamento di prospettiva e stravolgimento di significati. Si è appannata, fino quasi a scomparire, l’immagine di provvedimento umanitario, necessario per il rientro nella legalità dello stato italiano dopo la condanna della Corte Europea niente di meno che per «trattamento inumano e degradante» dei detenuti; per accendere i riflettori sulle celle «svuotate» dai «delinquenti in...