Cultura

Sybille Grimbert, quell’amore verso creature non umane

Sybille Grimbert, quell’amore verso creature non umaneUna litografia dell’alca impenne. Illustrazione di John James Audubon

INTERVISTA La scrittrice francese parla del suo romanzo «L’ultimo pinguino» (Solferino). A Lille, tra la prima e la seconda metà del XIX secolo, uno zoologo incontra l’ultima alca impenne. «Gli animali ci offrono due sentimenti che ci piace provare per la loro opacità: l’amore incondizionato che proviamo per loro e il loro senso di responsabilità gratuita. Forse stiamo osservando e riflettendo, come fossimo bambini, un minuto prima della catastrofe, su ciò che stiamo perdendo»

Pubblicato più di un anno faEdizione del 27 aprile 2023
L’ultimo pinguino di Sybille Grimbert, edito in Italia da Solferino (pp. 256, euro 17) nella traduzione di Marina Visentin, è la storia dell’incontro tra animale umano e animale non umano – in un tempo non troppo lontano, in cui lontano era invece il presagio della crisi ecologica. Siamo a Lille in Francia, tra la prima e la seconda metà del XIX secolo, e troviamo Gus, un giovane ed entusiasta zoologo in partenza per l’Europa del Nord, terreno di ricerca che diventerà anche la sua casa. Il ricercatore incontra sul proprio cammino quella che scoprirà essere l’ultima alca impenne, ultimo esemplare...

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