Scuola

Tagli agli atenei, la fredda primavera dei rettori

Tagli agli atenei, la fredda primavera dei rettori

Università I rettori della Crui hanno promosso la "primavera dell'università". Al governo chiedono più fondi e meno norme bizantine.L'agenda in dieci punti evita di menzionare il sistema della valutazione che aggrava le diseguaglianze territoriali e ha aumentato la burocrazia che soffoca la ricerca

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 22 marzo 2016
Promossa dai rettori della Crui, la «primavera dell’università» ha rilanciato ieri da Milano a Palermo l’allarme sul più grande disinvestimento compiuto da un paese Ocse nell’istruzione superiore. Dopo i tagli Gelmini-Tremonti (-1,1 miliardi di euro), l’università italiana si è rimpicciolita cinque volte; gli studenti immatricolati si sono ridotti di oltre 66mila (-20%); i docenti sono scesi a meno di 52mila (-17%); il personale tecnico amministrativo a 59mila (-18%). La metà del calo delle immatricolazioni è al Sud. Il 30% degli immatricolati meridionali si iscrive al Centro Nord. In Sicilia ormai quasi un terzo emigra, a fronte di meno di un...

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