Politica
Taglio dei parlamentari, Salvini non si arrabbia per il No di Giorgetti. Anzi
Il no del leghista L’ex ministro, che è già in un mare di guai, non può lasciare il campo a Giorgia Meloni
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Il no del leghista L’ex ministro, che è già in un mare di guai, non può lasciare il campo a Giorgia Meloni
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 13 settembre 2020Edizione 13.09.2020
«Quello di Giorgetti non è uno strappo. Se qualcuno sul referendum la pensa in modo diverso non mi arrabbio e non mi offendo. La Lega non è una caserma, a differenza di altri movimenti». Se quella di Matteo Salvini non è una benedizione poco ci manca. Non significa che l’uscita “in dissenso” del numero due della Lega fosse concordata con il capo. Non lo era. Giancarlo Giorgetti, in compenso, era certamente consapevole di come l’avrebbe presa Salvini e ne aveva avuto prova nelle reazioni, anzi nella mancanza di reazioni, ai pronunciamenti precedenti come quello di Borghi, meno pesanti del suo...