Internazionale
Taiwan, chiusure e Dad ma le aziende non vogliono lo smart working
Allerta a "livello 3" Molti datori di lavoro non si fidano e ricorrono a metodi discutibili per accertarsi che chi lavora da casa non si trastulli: da sondaggi improvvisi per verificarne la presenza alla scrivania alla richiesta di attivare il GPS per accertarsi che non sia uscito
Test rapidi per il coronavirus a Taiwan – Ap
Allerta a "livello 3" Molti datori di lavoro non si fidano e ricorrono a metodi discutibili per accertarsi che chi lavora da casa non si trastulli: da sondaggi improvvisi per verificarne la presenza alla scrivania alla richiesta di attivare il GPS per accertarsi che non sia uscito
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 23 maggio 2021
Riconosciuto come «paese virtuoso» nella lotta globale al Covid-19, Taiwan sta affrontando da metà maggio la sua peggior ondata di contagi. A Taipei, dove vive quasi un terzo dei 23,5 milioni di abitanti dell’isola, il Central Epidemic Command Center ha alzato l’allerta al «livello 3» su 4 e la risposta delle autorità è stata repentina: chiusura dei luoghi pubblici, obbligo di mascherina all’aperto e un sistema di tracciamento mediante QR code. Ma negli ultimi giorni il dibattito pubblico si sta focalizzando su un fattore che potrebbe ostacolare il contenimento dell’ondata di contagi. Dopo che nello scorso anno non si è...