Alias Domenica
Tanti anni fa ai Tatti… Un ricordo di Gaia Servadio
Addio alla brillante saggista italiana-londinese Bionda, originale, ma non divenne una «femme fatale», come aveva preconizzato Berenson...
Gaia Servadio con William Mostyn-Owen
Addio alla brillante saggista italiana-londinese Bionda, originale, ma non divenne una «femme fatale», come aveva preconizzato Berenson...
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 5 settembre 2021
Gaia Servadio: avevamo molte cose in comune e all’incirca la stessa età – Gaia del ’38, io del ’36. Ci siamo conosciuti molti anni fa, nel 1958 se non vado errato, in uno dei più bei posti di Firenze, a I Tatti, dove lavorava come assistente del nume tutelare di Bernard Berenson, Willie Mostyn-Owen suo fidanzato. Gaia era bellissima, bionda, bizzarra, originale, pronta a dire qualunque cosa le saltasse per la testa, incuriosiva spesso, ma senza mai essere offensiva. A I Tatti sorprendeva, credo, per quello spirito molto personale che divertiva sempre tutti – e il pubblico era molto variegato...