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Tarkos, l’animale parlante è nella pastaparola

Tarkos, l’animale parlante è nella pastaparolaChristophe Tarkos fotografato nel 1999 da Tristan Jeanne-Valès alla Abbazia d’Ardenne

Poesia francese Non-intenzionalità del dettato poetico e infinita dicibilità del mondo: il talento performativo di Christophe Tarkos (1963-2004) nel suo ultimo libro, ora tradotto da Tic edizioni: Anacronismo

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 5 luglio 2020
In una storia parallela della poesia francese e della poesia italiana, l’anno 1979 avrebbe un’uguale importanza, ma un significato opposto. In Italia, la vicenda del Festival di Castel Porziano segna, nella lettura che ne diamo oggi, la fine di una stagione di sperimentazioni e, più in generale, la definitiva perdita d’aureola del poeta. In Francia, invece, nasce il Festival Polyphonix, che conoscerà più di cinquanta edizioni, grazie alla sua formula di evento itinerante e autogestito dagli artisti. Tra i suoi fondatori c’è Jean-Jacques Lebel, grande amico delle avanguardie e agitatore culturale. Per la poesia francese, e in modo particolare per...

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