Politica
Tav, maggioranza contro un treno
Grandi opere Sul Tav siamo già agli insulti. Di Battista: se la Lega vuole andare avanti tornasse con berlusconi senza rompere i coglioni. I leghisti: tanto per fermare i lavori serve un voto del parlamento e i numeri sono con noi
Il cantiere di Chiomonte
Grandi opere Sul Tav siamo già agli insulti. Di Battista: se la Lega vuole andare avanti tornasse con berlusconi senza rompere i coglioni. I leghisti: tanto per fermare i lavori serve un voto del parlamento e i numeri sono con noi
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 3 febbraio 2019
È ancora solo un braccio di ferro ma rischia di tramutarsi in un duello all’ultimo sangue e ieri sia Di Maio che la Lega hanno fatto un passo in quella direzione. L’oggetto del contendere è, al solito, la Tav, ma confluiscono su quel nodo anche le altre tensioni accumulatesi nell’ultima settimana: l’autorizzazione a procedere contro Salvini e la recessione ormai conclamata. Sinora il vicepremier a cinque stelle aveva lasciato che a scoprirsi con dichiarazioni ultimative fossero i suoi ministri e sottosegretari. Ieri invece è entrato in partita in prima persona, e con dichiarazioni da ponti bruciati alle spalle: «Finché ci...