Politica
Tax credit e dintorni: mio dio, come siamo caduti in basso
Arte e politica L’ex ministro con un colpo di coda ha nominato la commissione che deciderà sui fondi. Sempre più le voci contro la normativa che mortifica il cinema meno commerciale
Nanni Moretti durante il discorso a Venezia – foto Ansa
Arte e politica L’ex ministro con un colpo di coda ha nominato la commissione che deciderà sui fondi. Sempre più le voci contro la normativa che mortifica il cinema meno commerciale
Pubblicato 2 mesi faEdizione del 10 settembre 2024
Non solo le coraggiose soggettività raggruppate sotto il titolo «Siamo ai titoli di coda» o i piccoli produttori, bensì ora pure grandi firme (ancorché assai diverse tra di loro) come Nanni Moretti e Gabriele Muccino hanno criticato con durezza il decreto sul cosiddetto Tax credit, ovvero il marchingegno di finanziamento della produzione cinematografica e audiovisiva. Il meccanismo, in verità immaginato dalla legge del 2016 dell’allora ministro Franceschini, è finito prima nell’occhio del ciclone di una destra famelica per eventuali favoritismi ad opere di scarsa consistenza, per poi essere rivisto con una correzione di stile neoliberista. Nel frattempo, il sistema è...