Italia

Teatro Valle (ri)occupato: dopo le luci in sala arriva subito lo sgombero

Teatro Valle (ri)occupato: dopo le luci in sala arriva subito lo sgomberoIeri a Roma il Teatro Valle – Vincenzo Tersigni

Beni comuni Un blitz di un giorno per denunciare due anni di abbandono e vuoto politico. E subito sgomberato: la partecipazione è un problema di ordine pubblico a Roma. I candidati al ballottaggio, Raggi (M5S) e Giachetti (Pd), si esprimono: "L'occupazione non serve, c'è un accordo". Gli attivisti: "Tra il ministero dei Beni Culturali e il teatro di Roma e non è mai stato ratificato". Annuncio del Campidoglio: martedì firmerà con il Mibact un piano di "valorizzazione" del Valle e poi partirà la ristrutturazione con 3 milioni di euro. Tutte le incertezze sul destino del più antico teatro della Capitale. Di nuovo chiuso.

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 12 giugno 2016
Sono rientrati nel Teatro Valle due anni dopo il forzato sgombero con le luci spente. Nella sala più antica di Roma due casse diffondevano un suono cupo e ritmato: il battito cardiaco di un teatro che è tornato a respirare per tre ore dopo 669 giorni e 22 mesi di abbandono. E di vendetta politica: tre anni di occupazione dovevano essere rimossi. Partecipazione e autogoverno della cittadinanza, anche. Ci sono riusciti, nella città del disastro Marino e del triplo commissariamento: Tronca in Campidoglio, poi il Giubileo, infine il debito. In morte apparente fino a ieri, quando gli attivisti lo hanno...

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