Alias Domenica
Tennis, racconti e figure di un’arte del passato
Saggi di sport, strenne Match storici come sedute di ipnosi: Vite brevi di tennisti eminenti di Matteo Codignola, Adelphi; dai mosaici di Piazza Armerina all’introvabile Dufy: Il tennis nell’arte di Gianni Clerici, Mondadori
Allenamento indoor a Brooklyn, N.Y., dicembre 1947: da sinistra, Pancho Segura, Ecuador; Bobby Riggs, U.S.; Dinny Pails, Australia; Jack Kramer, U.S. , foto Jacob Harris/AP
Saggi di sport, strenne Match storici come sedute di ipnosi: Vite brevi di tennisti eminenti di Matteo Codignola, Adelphi; dai mosaici di Piazza Armerina all’introvabile Dufy: Il tennis nell’arte di Gianni Clerici, Mondadori
Pubblicato quasi 6 anni fa
Forse la dimensione che più si adatta al tennis è quella del poema epico. Il prolungarsi del gioco, i set che ricominciano uno dopo l’altro – fino a cinque nei grandi tornei –, avversari che sembrano condannati e improvvisamente rinascono, eroi pronti a entrare presto nell’orizzonte del mito sportivo dopo un estenuante uno contro uno, un corpo a corpo durissimo (chiedere, per credere, a John Isner e Nicolas Mahut, primo turno di Wimbledon, anno 2010: 11 ore e 5 minuti di lotta per la partita più lunga della storia). Una specie di epos, appunto, ma mentale e miniaturizzato. Eppure il...