Italia
Terapie intensive, l’Italia ancora tiene. Ma restano dubbi sui numeri reali
Quarta ondata Un’ispezione mostra che il Friuli-Venezia Giulia gonfiava i numeri. Il problema è che mancano gli anestesisti, e per aumentarne il numero bisognerà attendere molti anni. L’Oms lancia l’allarme per l’Europa
Reparto di terapia intensiva – LaPresse
Quarta ondata Un’ispezione mostra che il Friuli-Venezia Giulia gonfiava i numeri. Il problema è che mancano gli anestesisti, e per aumentarne il numero bisognerà attendere molti anni. L’Oms lancia l’allarme per l’Europa
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 24 novembre 2021
Secondo le proiezioni dell’Oms, con l’attuale tendenza gli ospedali e le terapie intensive di mezza Europa rischiano di essere sommersi dalla nuova ondata di Covid. «Di qui al 1 marzo 2022, ci aspettiamo che in 25 paesi su 53 la disponibilità di posti letto negli ospedali sia sottoposta a uno stress di livello “elevato” o “estremo”» ha dichiarato in una nota il direttore regionale dell’Oms Hans Kluge. Per le terapie intensive, il rischio riguarda addirittura 49 paesi, quasi tutti. «Secondo le proiezioni, il numero totale di vittime di Covid potrebbe raggiungere i 2,2 milioni entro la prossima primavera», mentre sono...