Lavoro
Termini Imerese, ultima chiamata
Fiat Lettera dei parroci e degli operai a Letta: «Fate qualcosa, o qui non resterà più nulla». I sacerdoti invitano tutti i cittadini a partecipare allo sciopero generale di giovedì, alla vigilia del tavolo a Roma. Le tute blu chiedono al premier e a Cgil, Cisl e Uil di non dimenticarsi di loro
Gli operai della Fiat di Termini Imerese in assemblea davanti al loro stabilimento – Andrea Pullara
Fiat Lettera dei parroci e degli operai a Letta: «Fate qualcosa, o qui non resterà più nulla». I sacerdoti invitano tutti i cittadini a partecipare allo sciopero generale di giovedì, alla vigilia del tavolo a Roma. Le tute blu chiedono al premier e a Cgil, Cisl e Uil di non dimenticarsi di loro
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 11 febbraio 2014
Termini Imerese torna sotto i riflettori mediatici, e lo fa dopo che due appelli sono usciti ieri, in contemporanea, a sostegno della vertenza dei lavoratori del comprensorio ex Fiat. Uno è degli stessi operai, una lettera al presidente del consiglio Enrico Letta, ma anche ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, invitati nella cittadina palermitana, dove non sono mai andati davanti ai cancelli dello storico stabilimento. L’altro appello, ugualmente importante e simbolico, è firmato dai parroci della zona: il territorio siciliano basa infatti la sua economia, da oltre 40 anni, sull’industria e sulla Fiat, e la chiusura ha significato...