Cultura
Frattocchie, terreni comuni per fare egemonia
PASSATO PRESENTE «A scuola di politica. Il modello comunista di Frattocchie», di Anna Tonelli per Laterza. In quel suburbio a sud di Roma, dal 1944 al 1993, un luogo di formazione per quadri e dirigenti del Pci. Tanti nomi hanno ruotato intorno all’esperienza: Alfredo Reichlin, Miriam Mafai, Pietro Ingrao e altri
Una foto di Luciano Gruppi con Ho-Chi-Minh nel settembre del 1960
PASSATO PRESENTE «A scuola di politica. Il modello comunista di Frattocchie», di Anna Tonelli per Laterza. In quel suburbio a sud di Roma, dal 1944 al 1993, un luogo di formazione per quadri e dirigenti del Pci. Tanti nomi hanno ruotato intorno all’esperienza: Alfredo Reichlin, Miriam Mafai, Pietro Ingrao e altri
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 29 marzo 2018
Nei pieni anni settanta, non solo alle Feste dell’Unità ma anche nelle librerie «Rinascita» si vendevano i libri degli Editori Riuniti, la casa editrice del Partito comunista italiano. Oltre al cofanetto dei Quaderni gramsciani, oltre all’edizione in volumi innumerevoli (esemplata su quella ufficiale, ovviamente sovietica) delle opere di Lenin, oltre a un’antologica monumentale e in un solo volume (a cura di Ernesto Ragionieri e di un suo giovanissimo allievo, Gianpasquale Santomassimo) degli scritti e discorsi di Palmiro Togliatti, oltre a tutto questo che si imponeva per la mole e per un costo da acquisto rateale, erano invece disponibili, in volumetti...