Cultura

Tesori quotidiani lontano dai faraoni

Tesori quotidiani lontano dai faraoniUn'immagine dalla tomba egizia di Sennedjem

L'intervista Parla l’egittologa Aude Gros de Beler, docente all’Università di Nîmes e membro della missione archeologica francese a Tanis, che domani sarà a Gorizia per il festival «èStoria». «Lontano dal lusso dei faraoni e della loro corte, si scoprono cose ugualmente sorprendenti, ad esempio il mobilio, talmente moderno da ricordare quello delle nostre nonne»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 24 maggio 2019
«Quando ho intrapreso la carriera nel campo dell’egittologia era quasi obbligatorio occuparsi di Ramses II e Tutankhamon. In quel momento mi sono chiesta perché tutti guardavano ai faraoni, l’elite di una civiltà durata quattromila anni, senza prestare attenzione a come vivesse nel quotidiano il resto della popolazione egiziana», dice al Manifesto Aude Gros de Beler, docente all’Università di Nîmes, membro della missione archeologica francese a Tanis – città del delta del Nilo che va dalla XXI dinastia all’epoca greco-romana – e editrice presso Actes Sud. In occasione del suo intervento (previsto per sabato) a èStoria, festival internazionale della Storia che...

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