Alias Domenica

Texas, il seme della violenza

Ascesa e caduta di una dinastia di proprietari terrieri, dall'epoca dei vaqueros alle trivellazioni petrolifere: «Il figlio», un romandi Philipp Meyer per Einaudi

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 16 marzo 2014
«Diventeremo padroni di tutto. All’infuori, ovviamente, di noi stessi». L’ossessione del dominio, sotto la minaccia perenne del crollo, è il nodo centrale del secondo romanzo di Philipp Meyer, Il figlio (traduzione di Cristiana Mennella, Einaudi «Supercoralli», pp. 553, euro 20,00). Cresciuto a Baltimora ma trasferitosi a vivere in Texas, lo scrittore che con l’acclamato esordio di Ruggine americana si è visto selezionato dal «New Yorker» fra i venti migliori autori sotto i quarant’anni tenta con questo libro la strada del romanzo storico intorno alla Frontiera, cioè al mito di fondazione della nazione americana. Ecco dunque le vicende della dinastia texana...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi