Visioni
«The Palace», la volgarità del potere è un orrido scherzo tra maschere
Cinema In sala l’ultimo film di Roman Polanski, satira volutamente di superficie, come i suoi protagonisti. Sceneggiato con Skolimowski e Piaskowska, ambientato in un albergo durante il capodanno del 2000, è un lavoro che divide adottando il cattivo gusto del privilegio
Una scena da «The Palace»
Cinema In sala l’ultimo film di Roman Polanski, satira volutamente di superficie, come i suoi protagonisti. Sceneggiato con Skolimowski e Piaskowska, ambientato in un albergo durante il capodanno del 2000, è un lavoro che divide adottando il cattivo gusto del privilegio
Pubblicato circa un anno faEdizione del 3 ottobre 2023
È una polonaise di facile interpretazione, almeno all’apparenza – e invece, alla fine, il senso ultimo si perde in un movimento, in eventi, senza esito: il non senso del potere, del cosiddetto capitale, che esala negli ansiti beffardi di una copula tra un chihuahua e un pinguino –; una polacca dotata di immediata ballabilità, The Palace di Roman Polanski: ma poi ci si ritrova a dimenarsi goffamente nel vuoto, tra le macerie della crapula, i personaggi oramai inghiottiti dal loro destino, che doveva essere escatologia indicata dal millennium bug e s’è rivelata invece scatologia, come ogni volta quando dal profondo...