Visioni
«Things have changed», Bettye LaVette canta Dylan
Note sparse Dodici pezzi tratti dal songbook del menestrello di Duluth riletti dalla cantante americana. Interpretazioni di classe, volutamente lontane dagli originali ma vicine a quello spirito di rivolta
Bettye LaVette
Note sparse Dodici pezzi tratti dal songbook del menestrello di Duluth riletti dalla cantante americana. Interpretazioni di classe, volutamente lontane dagli originali ma vicine a quello spirito di rivolta
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 28 marzo 2018
Detroit è una città difficile: è la Motor City d’America per antonomasia, segnata dalla catena di montaggio della Ford e dall’industria dell’auto, per decenni principali sostegno sia della classe operaia che per la middle-class; non esente da feroci lotte civili, nel corso degli ultimi anni è salita più volte sull’ottovolante della crisi senza mai del tutto abbandonarsi a se stessa. Anzi trovando nei suoi abitanti, soprattutto in chi è rimasto e non si è lasciato schiacciare dagli eventi, la forza di andare avanti e rinascere: cosa che sta accadendo oggi. In tale contesto e non va dimenticato che Detroit è...