Visioni

«Ti mangio il cuore», spaesante libertà nel Gargano dalla vendetta

«Ti mangio il cuore», spaesante libertà nel Gargano dalla vendettaElodie in «Ti mangio il cuore»

Al cinema Il film di Pippo Mezzapesa è un racconto noir della Puglia dei clan tratto da Mario Desiati. L’esordio di Elodie sullo schermo, un bestiario simbolo del patriarcato, la scelta del bianco e nero

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 22 settembre 2022
Un film come Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa, in sala in questi giorni – al di là della vicenda, degli avvicendamenti: un morto dopo l’altro; e lei, Maddalena (Elodie), bellezza ctonia, gotica, libera (anche di farti sprofondare irrimediabilmente nel baratro, nella malia del suo sguardo), da una famiglia all’altra, da un uomo all’altro, con tutto il corollario di spaesamento provocato da questo transito, da questa libertà lì nel paese; e di alcuni momenti anche avvincenti tipici del noir: agguati, tradimenti, agnizioni – ti pone di fronte a interrogativi riguardanti la natura, la qualità dell’immagine, proprio la qualità organolettica...

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