Visioni

«Tiepide acque di primavera», vivere e morire nel ciclo millenario delle stagioni

«Tiepide acque di primavera», vivere e morire nel ciclo millenario delle stagioniUna scena di «Tiepide acque di primavera»

Al cinema Arriva in Italia il lavoro di Gu Xiaogang girato nella città di Hangzhou e nella prefettura di Fuyang nel Sud della Cina

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 30 dicembre 2021
Girato nell’arco di due anni seguendo il corso delle stagioni, e filmandone le loro variazioni, nella città di Hangzhou e nella prefettura di Fuyang nel Sud della Cina, incastonata tra le montagne e il fiume Fuchun, Tiepide acque di primavera di Gu Xiaogang ha l’andamento del racconto epico, la sensorialità di far trasparire la millenaria storia di un luogo, l’abilità narrativa di scorrere e intrecciare le tante vicende che capitano a una famiglia e ai suoi numerosi personaggi, il tocco morbido e fluente di cristallizzare nelle immagini, e nei tanti piani che compongono e stratificano ognuna di esse, grazie all’uso...

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