Alias
Tiger Lily e Co., la vera truffa del rock’n’roll
Storie/Etichette create negli Stati Uniti tra gli anni Settanta e Ottanta con l’intento di frodare il fisco Il primo imprenditore discografico a fiutare l’affare fu Morris «Moishe»Levy, già titolare della Roulette Records. Nei cataloghi vecchi demo, album già incisi e mai pubblicati, ristampe e incisioni varie, spesso non ultimate con autori improvvisamente spariti
L'album omonimo dei Brother Bait uscito nel 1976 su etichetta Tiger Lily
Storie/Etichette create negli Stati Uniti tra gli anni Settanta e Ottanta con l’intento di frodare il fisco Il primo imprenditore discografico a fiutare l’affare fu Morris «Moishe»Levy, già titolare della Roulette Records. Nei cataloghi vecchi demo, album già incisi e mai pubblicati, ristampe e incisioni varie, spesso non ultimate con autori improvvisamente spariti
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 10 settembre 2022
Probabilmente nessuno ha mai ascoltato l’omonimo album di debutto della band di Atlanta Brother Bait, uscito nel 1976. Il mistero circonda anche i Calliope che sempre nel 1976 diedero alle stampe un disco in cui, assicurano i pochi che hanno avuto la possibilità di ascoltarlo, univano il sound delle big band ai ritmi della musica disco dance. I vinili di queste opere oggi sono materiale per collezionisti e indagatori delle eccentricità della storia del rock. Sì, perché gli album dei Brother Bait e dei Calliope, unitamente a numerosi altri lp usciti negli Stati Uniti negli anni dal 1976 al 1978,...