Internazionale
Tigray, il conflitto fa strage in nome dello «stato di diritto»
Etiopia Il premier Ahmed non ferma l’offensiva militare, centinaia di morti da entrambe le parti. A vuoto anche l’appello del papa. Timori per i raid sui civili e i campi profughi eritrei
Addis Abeba, il premier Abiy Ahmed in mimetica domina le notizie, ma informazioni attendibili dal fronte non ne arrivano – Ap
Etiopia Il premier Ahmed non ferma l’offensiva militare, centinaia di morti da entrambe le parti. A vuoto anche l’appello del papa. Timori per i raid sui civili e i campi profughi eritrei
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 10 novembre 2020
Neanche l’appello del papa sembra aver scalfito le maniere forti con cui il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha deciso di regolare la questione del Tigray. Ieri sesto giorno di guerra nella regione settentrionale del Paese, secessionista di fatto dopo che la sua élite ha dominato per decenni la scena politica nazionale. Le forze speciali del Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf), denunciano il coinvolgimento, al fianco dei reparti dell’esercito federale, delle forze altrettanto speciali dell’Amhara. E accusa il governo di aver condotto almeno 10 bombardamenti aerei in aree densamente abitate della capitale regionale Macallè. Debretsion Gebremichael, ormai ex...