Internazionale

Tigray, la guerra continua anche con nuove testimonianze di violenze e massacri

Tigray, la guerra continua anche con nuove testimonianze di violenze e massacriProfughi tigrini in cerca di salvezza oltre il confine sudanese – Ap

Etiopia 750 persone che si erano nascoste nella chiesa di Axum in cui è custodita l’Arca dell’alleanza sarebbero state uccise lo scorso 15 dicembre. 80 civili sarebbero invece le vittime civili delle tensioni di frontiera con il Sudan. Accuse ai soldati eritrei per la strage di rifugiati nel campo di Hitsats. Fermi anche i colloqui sulla Grande diga della rinascita. E al sud tornano le locuste

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 15 gennaio 2021
Ufficialmente la cosiddetta law enforcement operation nel Tigray è terminata il 28 novembre 2020 con la presa della capitale regionale Mekellé. C’è stato da allora un parziale rispristino delle comunicazioni, l’arrivo degli aiuti umanitari e la riapertura delle banche, ma nel contempo la guerra è andata avanti. Vi sono state da parte dell’esercito etiope catture di importanti esponenti del Tigray People’s Liberation Front (Tplf), come Sibhat Nega (tra i fondatori) e Abay Weldu (ex presidente del Tigray), ma nel contempo sono continuate le testimonianze della presenza di truppe eritree, di violenze e di massacri. L’Eepa (Europe External Programme with Africa),...

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