Politica

Dalla Cgil timida apertura sul salario minimo: «sì ma solo se in tutta l’Ue»

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Lavoro Brancaccio: «La precarietà espansiva non esiste». Per Camusso limitare il minimo salariale all’Italia favorirebbe il «dumping» sociale: in Germania è da 8,5 euro, qui si parla di 4,5 euro

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 6 maggio 2014
Antonio SciottoINVIATO A RIMINI
E se la risposta all’austerity e alla precarizzazione messa in atto dai governi europei fosse un salario minimo per tutto il continente? L’idea viene da Susanna Camusso, che ieri ha concluso le Giornate del Lavoro Cgil a Rimini, con due tavole rotonde sull’economia e il sindacato nella Ue. L’argomento può sembrare strano, soprattutto se si pensa che la Cgil – come tutto il sindacato confederale italiano – finora è stata fieramente avversa all’idea di un salario minimo, nel caso fosse stabilito per legge, affermando invece l’importanza che siano i contratti a fissare gli standard. Altrimenti – è la teoria –...

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