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Tito, Vaticano II come ossatura geometrica

Tito, Vaticano II come ossatura geometricaTito Amodei, "Pietà", Roma, Pinacoteca Vaticana

Padre Tito Amodei, dopo la recente mostra alla Scala Santa Un racconto figurale sempre in equilibrio con le necessità plastiche linea-movimento, quello dello scultore passionista scomparso nel 2018. Molisano, ha coniugato il cilindro di Piero con Barlach e Wotruba..

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 14 novembre 2021
Padre Tito Amodei, 1926-2018   Una recente mostra (con convegno), proposta a Roma, nel Complesso della Scala Santa, dalla Fondazione dedicata a Tito Amodei (Colli a Volturno 1926 – Roma 2018), ha riacceso l’attenzione sullo scultore-religioso molisano, tra i più attenti al messaggio del Concilio Vaticano II. Due legni del 1979, Sole caduto sulla piazza e Uccello in cima, dove l’oggetto insolito, l’elemento «scena», estrapolati dalla campagna del suo paese, vengono ricomposti con plastica musicalità nella leggera geometria di forme librate nell’aria, riflesse nell’Abside del 1989 o in Spazio-forma del 2000-’05, chiariscono le origini e la formazione di Tito, orientato...

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