Alias Domenica
Tiziano, allegorie d’amore, il prestito viennese
A Roma, Galleria Borghese Nella celeberrima sala dei veneti, all’«Amor sacro e Amor profano» e a «Venere che benda Amore» si aggiunge ora l’inquietante «Ninfa e pastore», della fase estrema
Tiziano Vecellio, «Ninfa e pastore»,1570-’75, Vienna, Kunsthistorisches Museum
A Roma, Galleria Borghese Nella celeberrima sala dei veneti, all’«Amor sacro e Amor profano» e a «Venere che benda Amore» si aggiunge ora l’inquietante «Ninfa e pastore», della fase estrema
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 31 luglio 2022
Nel Seicento i contemporanei riconoscevano una prima e una seconda maniera in tanti pittori, tra i quali Ribera, Guercino e Guido Reni; in quest’ultimo, in realtà, alcuni intendenti arrivano a individuare anche un’«ultima maniera», scandendo il suo percorso in tre fasi. Un secolo prima Giorgio Vasari, in visita a Venezia nel 1566, così avrebbe descritto nella seconda edizione delle Vite (1568), le opere che aveva potuto vedere allora nello studio di Tiziano a Biri Grande (non lontano dalle Fondamenta Nove): «condotte con colpi, tirate via di grosso e con macchie, di maniera che da presso non si possono vedere e...