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Toghe, migranti, diritti. Ognuno cerca il suo Sergio

Toghe, migranti, diritti. Ognuno cerca il suo SergioAula per l'insediamento del presidente della Repubblica – LaPresse

La ricarica Quattro minuti di standing ovation, 52 applausi. Da Letta a Meloni, alla ricerca del passaggio preferito. Gelo sulle carceri

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 4 febbraio 2022
La sorte impedisce a Matteo Salvini di spellarsi le mani per il discorso inaugurale del presidente che non voleva rieleggere e che si è rassegnato a votare solo all’ultimo momento. A fermarlo sulla porta di Montecitorio è il Covid. Risulta positivo, come altri 25 grandi elettori. Si rifarà più tardi, telefonando al neorieletto, complimentandosi per «lo splendido e convincente intervento». Va da sé che al leghista la parte che più è piaciuta è quella sulla giustizia, le bacchettate impietose dispensate al potere giudiziario: «Ho applaudito in generale e alcuni passaggi, come la necessità di una profonda riforma della giustizia, in...

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