Alias Domenica
Tokarczuk, ventriloquio sui limiti dell’empatia
Scrittori polacchi Camuffata da noir ecologico, una meditazione in forma di romanzo sulla interferenza delle nostre azioni con l’ambiente naturale e animale: «Guida il tuo carro sulle ossa dei morti», Bompiani
Moise Kisling, «The model», 1925
Scrittori polacchi Camuffata da noir ecologico, una meditazione in forma di romanzo sulla interferenza delle nostre azioni con l’ambiente naturale e animale: «Guida il tuo carro sulle ossa dei morti», Bompiani
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 maggio 2020
Nel suo fluviale discorso di accettazione del Nobel pronunciato nel dicembre scorso a Stoccolma, Olga Tokarczuk ha dichiarato di sognare «una narrazione in quarta persona», capace di trascendere «la prigione non comunicativa dell’io» e di restituire al lettore il senso del legame misterioso che connette tutte le creature. Solo uno sguardo «onnicomprensivo», sintetico, in grado di abbracciare e svelare le costellazioni dell’essere avrebbe potuto, secondo la scrittrice polacca, favorire l’avvento di un «nuovo racconto universale», animato da una diversa percezione delle nostre responsabilità. Una prospettiva sempre più imminente, a suo giudizio, se è vero che tra le poche conseguenze positive...