Constant Nieuwenhuys, «8 x la guerre 6», dalla serie «La guerre», 1951, Madrid, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía
Alias Domenica
Tom Hofland, ostacoli legislativi aggirati dal mostruoso
Scrittori olandesi Affidata all’incerto addetto alle vendite, una feroce «ristrutturazione» aziendale prende via via il ritmo del thriller, producendo un assurdo caos orrorifico: «Il cannibale» di Tom Hofland, da Carbonio
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 3 marzo 2024
Non è un caso se, inserite in una trama narrativa, le descrizioni del contesto aziendale contemporaneo, che esibiscono caratteri di uniformità e replicabilità, mettendo in scena strutture dall’aspetto standardizzato, anonimo, riproducibile ovunque, intendano il più delle volte rovesciare ironicamente i loro presupposti. Ma spesso, il racconto del lavoro nel capitalismo avanzato, anche quando assume tinte distopiche, serba dei residui realistici del mondo descritto che filtrati nell’impronta autoriale si trasmettono, magari inavvertitamente, all’attenzione del lettore. Capitalismo «famelico» Nell’ultimo romanzo dello scrittore olandese Tom Hofland, Il cannibale (traduzione di Laura Pignatti, Carbonio, pp. 208, € 18,00), il virtuosistico calembour di satira sociale...