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Tommaso Ottonieri, il cinema della scrittura e i paesaggi verbali

Tommaso Ottonieri, il cinema della scrittura e i paesaggi verbali«Umano non umano» di Mario Schifano (1969)

Pagine «Cinema di sortilegi», da La vita felice, e «Il rovescio di un minuto», il verri edizioni, quest'ultimo firmato con l'ortònimo Tommaso Pomilio

Pubblicato 7 mesi faEdizione del 27 aprile 2024
Cinema di sortilegi. Ha un titolo bellissimo, l’ultimo libro (edito da La Vita Felice) di Tommaso Ottonieri, tra gli ultimi dinosauri di quello sperimentalismo poetico che in Italia nasce con Dante, per arrivare nel XX secolo fino a Antonio Pizzuto, Edoardo Sanguineti (che introdusse nel 1980 il primo libro di Ottonieri, Dalle memorie di un piccolo ipertrofico), Elio Pagliarani, Patrizia Vicinelli e a quei pochi molti che hanno proseguito e rilanciato quel percorso. Un libro di prose, dove la parola si smarca costantemente dalle catene del linguaggio comune, si ribella a ogni istante al canone, anche quello sperimentale (come già...

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