Tony Ballantyne e Antoinette Burton, effetto collaterale: contaminazione dei punti cardinali
Flavio Favelli, «Planisfero Gold», 2010
Alias Domenica

Tony Ballantyne e Antoinette Burton, effetto collaterale: contaminazione dei punti cardinali

Storia contemporanea Confrontando il colonialismo ottomano con quelli di Giappone e Gran Bretagna, i due accademici ne soppesano lo sviluppo effettivo sul territorio: da Einaudi, «L’età degli imperi globali, 1870-1945»
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 6 novembre 2022
Mossi da un condivisibile scetticismo nei confronti della teleologia del terreno globale – «la globalizzazione non è la destinazione naturale né necessaria di tutte le storie moderne» – lo studioso neozelandese di formazione oxoniense Tony Ballantyne e la professoressa statunitense di gender studies, Antoinette Burton si sono concentrati su quello che Carl Schmitt aveva chiamato «l’elemento tellurico della sovranità» nei sistemi coloniali, interpretandoli come «regimi di pianificazione territoriale». Nel loro ultimo libro: L’età degli imperi globali, 1870-1945 (traduzione di Piero Arlorio, Einaudi, 2022, pp. XXXI-187, € 22,00) i due autori evidenziano il loro debito verso quello che è stato chiamato...

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