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Narrazioni L'intellettuale arabo sostiene che non esistono scrittori delle "periferie" del mondo e che il dna di ogni romanziere è solo la contemporaneità
Narrazioni L'intellettuale arabo sostiene che non esistono scrittori delle "periferie" del mondo e che il dna di ogni romanziere è solo la contemporaneità
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 9 novembre 2013
Quasi a metà del suo intervento in occasione del ritiro del Premio Nobel, letto da Mohamed Salmawy all’Accademia di Svezia nel 1988, il padre riconosciuto del romanzo arabo Naguib Mahfouz (1911-2006) disse che gli europei avrebbero potuto chiedersi: «Quest’uomo che viene dal terzo mondo, come è riuscito a trovare una qualche pace della mente per scrivere storie?». È un commento che mi ha sempre colpito, non perché implichi che, per assurdo, nessuno da un paese del terzo mondo possa avere pace o cervello sufficiente per la letteratura, ma perché questo assunto di privazione o mancanza, della scrittura come qualcosa sopra...