Politica

Torino-Lione, il governo diventa Nì Tav

Torino-Lione, il governo diventa Nì TavCantiere della Torino-Lione – Lapresse

Alta Velocità L’annuncio del ridimensionamento del progetto non convince il movimento. Critiche anche sul versante renziano. La direzione sembra quella di un’uscita controllata dal ginepraio Val Susa

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 luglio 2016
Mille fra processati e indagati, detenzioni preventive, restrizioni della libertà a ultrasettantenni emanate solo una settimana fa, procedimenti giunti fino alla Corte di Cassazione per il gravissimo reato di terrorismo, centinaia di migliaia di euro pagati da decine di militanti del movimento No Tav a titolo risarcitorio. Venti anni di appelli al dialogo e scontri, venti anni di discussioni su come fare l’opera al posto di una valutazione scientifica sull’utilità di quell’opera. Se l’annuncio del ministro Graziano Delrio, relativo ad un nuovo percorso della linea Torino-Lione, è un tentativo di recuperare consenso per il Partito democratico e per Matteo Renzi,...

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