Cultura
Torna il Raffaello oscurato
Intervista Matteo Lafranconi, direttore delle Scuderie Quirinale e curatore della mostra dedicata al «divin pittore» (che ha dovuto chiudere subito dopo la sua inaugurazione), prova a fare un punto sulla situazione del patrimonio artistico, alla vigilia della riapertura del 18 maggio di musei, siti e spazi espositivi
Allestimento della mostra «Raffaello. 1520-1483» alle Scuderie del Quirinale, Roma
Intervista Matteo Lafranconi, direttore delle Scuderie Quirinale e curatore della mostra dedicata al «divin pittore» (che ha dovuto chiudere subito dopo la sua inaugurazione), prova a fare un punto sulla situazione del patrimonio artistico, alla vigilia della riapertura del 18 maggio di musei, siti e spazi espositivi
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 maggio 2020
A porte chiuse, dietro ogni museo, sito archeologico o luogo espositivo c’è un gran fervore di lavori. Dopo due mesi di buio, il 18 maggio si riapre, accogliendo un pubblico a piccole dosi e rispettando le nuove norme dettate dall’emergenza ancora in corso. Il mondo della cultura è stato uno dei comparti – insieme a quello turistico e dello spettatolo dal vivo – che ha sofferto di più nel suo insieme. E la ripartenza non è priva di incognite: non tanto sanitarie (perché si applicheranno le necessarie misure), ma economiche. Gli slogan governativi come «vogliamo creare una Netflix della cultura»,...