Visioni
Tornare al cinema, ma dietro ai banchi
Bussole Una riflessione a più voci sul senso della critica oggi, in rapporto al suo «oggetto filmico» in mutazione. Un radicale restringimento, un ruolo pedagogico da sperimentare, una cultura nuova
Una scena da «Mamma Roma» di Pier Paolo Pasolini (1962) – foto di Divo Cavicchioli
Bussole Una riflessione a più voci sul senso della critica oggi, in rapporto al suo «oggetto filmico» in mutazione. Un radicale restringimento, un ruolo pedagogico da sperimentare, una cultura nuova
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 25 giugno 2024
Il cinema così come lo si fa e lo si vede e lo si critica è il molto poco che resta dopo un cambiamento radicale, la sua mutazione essendo la più radicale nel campo dello spettacolo in rapporto per esempio con il teatro, con la musica e con la fotografia, ma forse parallela, curiosamente, con la pittura che la sua funzione sociale l’ha persa da molto più tempo. Nulla è mai eterno nel mondo dell’espressione artistica e, soprattutto, nel caso di un’arte così legata alla tecnica come è stato il cinema – dal muto al sonoro al fallito tentativo della...