Visioni

«Totò che visse due volte», una storia italiana di censura

«Totò che visse due volte», una storia italiana di censura

Cinema Il film di Ciprì e Maresco che venne bloccato, messo sotto processo, attaccato dai cattolici integralisti. Da oggi è disponibile sulla piattaforma del Cinema Ritrovato nella versione restaurata

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 18 febbraio 2021
La storia di Totò che visse due volte inizia alla Berlinale del 1998: è lì infatti che Daniele Ciprì e Franco Maresco – in realtà solo Ciprì a Berlino vista la risaputa avversione per i viaggi di Maresco – lo presentano per la prima volta a un pubblico conquistando l’entusiasmo della critica internazionale spiazzata dal bianco e nero visionario e dolente del duo più talentuoso del nostro cinema – «Lo scandalo? Forse ci sarà, il rischio ce lo prendiamo ma non abbiamo voluto fare nessuna provocazione» aveva detto Ciprì incontrando i giornalisti. Le difficoltà per il film erano iniziate già...

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