Politica
Tra 5 Stelle e dem si apre un confronto sull’orlo del precipizio
Consultazioni «È finita». Di Maio concede la rottura con Salvini, ma affossa il governo del presidente: «Se fallisce questo percorso si va al voto». E per evitare di essere rosolato prova a mettere Renzi con le spalle al muro
Luigi Di Maio e Danilo Toninelli – LaPresse
Consultazioni «È finita». Di Maio concede la rottura con Salvini, ma affossa il governo del presidente: «Se fallisce questo percorso si va al voto». E per evitare di essere rosolato prova a mettere Renzi con le spalle al muro
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 25 aprile 2018
Il Pd chiede, Di Maio concede. Però infila nel paniere una mela avvelenata destinata a incidere sul prosieguo di questa trattativa sul ciglio del baratro. Uscendo dal colloquio con l’esploratore Roberto Fico, il Pd (versione Martina) si era mostrato ancor più dialogante del previsto. Lontani anni luce i tempi del cipiglio, confinati nell’espressione torva e contrariata di Matteo Orfini, più eloquente di cento tweet. Come viatico Maurizio Martina vuole che il capo M5S abiuri pubblicamente, seppellisca in diretta ogni ipotesi di accordo col Carroccio. Quando a sua volta esce dal colloquio con il presidente della Camera, Luigi Di Maio volentieri...