Alias Domenica
Tra ciò che abbiamo perso e quel che saremo
Scrittori francesi L’uscita da 66th and 2nd di «Post-esotismo in dieci lezioni, lezione undici» è l’occasione per un ritratto dello scrittore, che spogliatosi dell’eredità culturale francese, fluttua tra realtà e finzione, fuori dal suo tempo
Un'opera di Dominique Gonzales Foerster
Scrittori francesi L’uscita da 66th and 2nd di «Post-esotismo in dieci lezioni, lezione undici» è l’occasione per un ritratto dello scrittore, che spogliatosi dell’eredità culturale francese, fluttua tra realtà e finzione, fuori dal suo tempo
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 19 febbraio 2017
La prima apparizione sulla scena letteraria francese di Antoine Volodine è legata a un libro intitolato Biographie comparée de Jorian Murgrave. Non è il primo che scrisse. È il primo che venne accettato da un editore. Glielo pubblicò Denoël in una collana di fantascienza dal nome fin troppo evocativo, Présence du futur. Volodine si sentiva, però, qualcosa di più di uno scrittore di fantascienza, e lo si può capire: era il 1985. Nell’anno successivo al più distopico di tutti gli anni era preossoché impossibile non sentirsi posteriori a qualsiasi idea di futuro. In effetti, Volodine si sentiva posteriore non soltanto...