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Tra coprifuoco imposto e spazi ormai privatizzati
Notturno di governo Facendo leva sulla pretesa che gli spazi privati, a pagamento, costituiscano un sistema di controllo dei comportamenti efficace anche nel prevenire i contagi (già dimenticato il focolaio discotecaro sardo della scorsa estate) si va di fatto completando un disegno di totale privatizzazione dello spazio urbano commercialmente sfruttabile
Roma durante il coprifuoco – Lapresse
Notturno di governo Facendo leva sulla pretesa che gli spazi privati, a pagamento, costituiscano un sistema di controllo dei comportamenti efficace anche nel prevenire i contagi (già dimenticato il focolaio discotecaro sardo della scorsa estate) si va di fatto completando un disegno di totale privatizzazione dello spazio urbano commercialmente sfruttabile
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 20 maggio 2021
Se vi è qualcosa che rivela chiaramente il carattere arbitrario e puramente simbolico del coprifuoco che ci affligge ormai dal mese di novembre questi sono i modi della sua rimozione. Spostare l’ora del confinamento notturno prima alle 23 e poi alle 24 è una misura del tutto insensata dal punto di vista epidemiologico e incomprensibile al senso comune. Si tratta, infatti, di concentrare in un minor tempo il flusso di persone che una volta si distribuiva sull’arco della notte. Fenomeno di affollamento già ben visibile nelle ore che precedevano il limite delle 22. Fissare poi al 21 giugno, data che...